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domenica 12 febbraio 2012

Angolatura dolce



Angolatura dolce
del frangente destino,
brivido dentro l’ossa
di un presagio leggero,
e mano di dominio,
forse persecuzione,
ma perché i manicomi
guardano verso l’alto
con le cuspidi accese
e il Gran Capo richiama
a sé le folte schiere
dei malati d’amore?
O accensioni protese,
guardatevi dal cuore,
Egli è dominio oscuro,
incantato signore,
guardatevi dai gigli
dalle espansioni di luce
e dai vorticosi canti
di chi geme la pace,
noi siamo sulla terra
come i grandi iniziati,
aspettiamo un richiamo,
ma il paradiso è in noi
coi suoi fermi segreti.

venerdì 3 febbraio 2012

Abbi pietà di me che sto lontana




Abbi pietà di me che sto lontana
che tremo del tuo futile abbandono,
tienimi come terra che pur piana
dia nella pace tutto il suo perdono
od anche come aperta meridiana
che dia suono dell'ora e dia frastuono,
abbi pietà di me miseramente
poiché ti amo tanto dolcemente.

da : "folle, folle, folle di amore per te"

O mia poesia, salvami



O mia poesia, salvami,
per venire a te
scampo alle invitte braccia del demonio:
nel sogno bugiardo
agguanta la mia gonna la sua fiamma
e io vorrei morire
per i mille patimenti che m’infligge.
Nulla vale la durata di una vita
ma se mi alzo e divoro
con un urlo il mio tempo di respiro,
lo faccio solo pensando alla tua sorte,
mia dolce chiara bella creatura,
mia vita e morte,
mia trionfale e aperta poesia
che mi scagli al profondo
perché ti dia le risonanze nuove.
E se torno dal chiuso dell’inferno
torno perché tu sei la primavera:
perché dunque rifiuti me germoglio,
casto germoglio della vita tua?

Alda Merini


da "Vuoto d'amore"

Io sono folle, folle



Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.

da “Vuoto d’amore"


Un'armonia mi suona nelle vene



Un'armonia mi suona nelle vene,
allora simile a Dafne
mi trasmuto in un albero alto,
Apollo, perché tu non mi fermi.
Ma sono una Dafne
accecata dal fumo della follia,
non ho foglie nè fiori;
eppure mentre mi trasmigro
nasce profonda la luce
e nella solitudine arborea
volgo una triade di Dei.

Mi sono innamorata



Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti dà larga resa.

(da "Vuoto d'amore")