ebooks Voci di Poesia

martedì 6 ottobre 2020

La carne e il sospiro

Io sono la tua carne,

la carne eletta del tuo spirito.

Non potrai mai visitarmi nel giorno

prima che il puro lavacro del sogno

mi abbia incenerita

per restituirmi a te in pagine di poesia,

in sospiri di lunga attesa.

Temo per il mio dolore,

come se la tua dolcezza

potesse farlo morire

e privarmi così di quel paesaggio misterioso

che sono i ricordi.

Sono piena di riti

e della logica dei ricordi

che viene dopo, quando si affaccia alla mia vita

il rendiconto della verità giornaliera,

il sogno affogato nell’acqua.

Sono misteriosa come tutti,

ogni mio movimento è un miracolo

e tu lo sai,

ma il grande passo

che io possa fare è quello di venire da te

(un viaggio infinito senza ristoro,

forse un viaggio che mi porterebbe a morire

perché io sono il canto e la lunga strada).

Il canto muore, va a morire

nelle viscere della terra

perché io sono la misura

del tuo grande spettacolo di uomo;

sono lo spettatore vivo

delle tue rimembranze ma anche l’insetto,

l’animale che sogna e che divora.

Prima della poesia viene la pace,

un lago sempiterno e pieno

sopra il quale non passa nulla,

neanche un veliero;

prima della poesia viene la morte,

qualche cosa che balza e rimbalza

sopra le acque; il lungo cammino

di una folla di genio e di malizia

che porta lontano,

ma io e te siamo soli

come si fossimo stati creati

primi e per la prima volta;

io e te siamo riemersi dal fango della folla

e giornalmente tentiamo di rimanere soli

in questa risma di carte

che è il grande spettacolo dei vivi.

Io e te siamo esangui,

senza voglia di finire questo incantesimo.

Incolori e indomiti, siamo soli

nel limbo del nostro piacere

perchè io e te

siamo pieni di amore carnale…

Io e Te.


(da La volpe e il sipario, 1997)

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