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domenica 26 agosto 2012

Chi furbescamente...


Forse bisogna essere morsi



Forse bisogna essere morsi
da un'ape velenosa
per mandare messaggi
e pregare le pietre
che ti mandino luce;
per questo io sono scesa
nei giardini del manicomio,
per questo di notte saltavo
i recinti vietati
e rubavo tutte le rose
e poi...
prima di morire al mio giorno
o notte, o lunga notte
di solitudine assente,
o devastati giardini
dove io sola vivevo
perché l'indomani sarei
morta ancora di orrore
ma la sera, oh la sera
nei giardini del manicomio
a volte io facevo all'amore
con uno disperato come me
in una grotta di orrore.

Alda Merini

Il dottore agguerrito



Il dottore agguerrito nella notte
viene con passi felpati alla tua sorte,
e sogghignando guarda i volti tristi
degli ammalati, quindi ti ammannisce
una pesante dose sedativa
per colmare il tuo sonno e dentro il braccio
attacca una flebo che sommuova
il tuo sangue irruente di poeta.
Poi se ne va sicuro, devastato
dalla sua incredibile follia
il dottore di guardia, e tu le sbarre
guardi nel sonno come allucinato
e ti canti le nenie del martirio.


Alda Merini

Il racconto dell'anima


La parola non è animata dal genio


Ape regina



Accarezzami musica
scorri su me come acqua d'argilla,
scorri sulla mia bianca pietà:
io sono innamorata di un aedo,
sono innamorata del cosmo tutto,
sono piena d'amore
sono l'ape regina
col ventre gonfio dei due golfi perfetti,
dolcissimo chiaro preludio
a una polluzione d'amore.
L'uomo scorre sulle mie bianche viscere
non s'innamora mai
perchè sono accademia di poesia.

Alda Merini