ebooks Voci di Poesia

lunedì 25 giugno 2012

Il manicomio è una grande cassa



Il manicomio è una grande cassa
con atmosfere di suono
e il delirio diventa specie,
l'anonimità misura,
il manicomio è il monte Sinai
luogo maledetto
sopra cui tu ricevi
le tavole di una legge
agli uomini sconosciuta.

Alda Merini (da La Terra Santa) - 2

lunedì 18 giugno 2012

Superba è la notte



La cosa più superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura.
Lui tace nel tuo grembo
come riassorbito dal sangue
che finalmente si colora di Dio
e tu preghi che taccia per sempre
per non sentirlo come rigoglio fisso
fin dentro le pareti.

Alda Merini

Gaspara Stampa



Inutile dare le proprie confetture a una bocca amara,
Gaspara, e le tue grazie che incantavano anche le muse
a un misero cacciatore di frutti
a un saltatore di piante,
per questo inaudito errore tu invocasti la morte
che ti ridesse la tua dignità.

Alda Merini

martedì 12 giugno 2012

Mi hanno detto che la mia poesia non ha centro



Mi hanno detto che la mia poesia non ha centro
che è come un'incandescenza pura
e che alla fine non genera figura...
Ma io sono il Nilo che a volte straripa,
straripando può mettere paura
ma dopo ti fa crescere la rosa
e l'indole dell'Egitto...

da Il canto ferito (Alda Merini)

lunedì 11 giugno 2012

Non vedrò mai Taranto bella



Non vedrò mai Taranto bella
non vedrò mai le betulle
né la foresta marina:
l'onda è pietrificata
e le piovre mi pulsano negli occhi.
Sei venuto tu, amore mio,
in una insenatura di fiume,
hai fermato il mio corso
e non vedrò mai Taranto azzurra,
e il mare Ionio suonerà le mie esequie.

da Poesie per Charles (Alda Merini)

O il veleggiare del tuo caldo pensiero



O il veleggiare del tuo caldo pensiero
sopra la mia parola
  e il tuo dormire selvaggio
  accanto al mio seno vivo;
o l’adombrarsi della primavera
quando cade il suono del seme
sulla terra feconda di parola.
Così tu sei l’esempio
  del sole mio.

da Poesie per Charles (di Alda Merini)

Il ritmo ottunde le mie povere idee




  Il ritmo ottunde le mie povere idee
  a me piacciono i revivals dei negri,
  la loro segreta esuberanza:
se fossi vissuta in Africa,
avrei danzato attorno a un fuoco
dicendo ch’era il mio Dio.
  Poiché son nata in Italia,
  ballo intorno al tuo corpo
  la danza dello stregone
affinché tu risorga
  a risanarmi l’anima.
Ma nessuno che mi accompagni
con cembali o trombe dorate;
forse soltanto gli angeli
  hanno pietà di un carme solitario.
Ho vergogna delle notti che hanno invaso il piacere,
  vergogna di me stessa e paura,
  che possa ancora ripetersi
che io diventi acqua
  e che tu mi beva dal limbo
  della tua luce segreta.
O ruscelletto mio, accorta voragine di sogno,
paradiso tremulo dei miei carmi,
  portami alla tua serra,
che io muoia del profumo dei fiori,
  irripetibile terra
  di un amore ferito.

da Poesie per Charles (Alda Merini)