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giovedì 20 settembre 2012

Ti aspetto e ogni giorno...


Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
…no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Alda Merini da “Clinica dell’abbandono”

3 commenti:

  1. C'è tanta disperazione in questa poesia, la disperazione di una donna relegata per tanti anni in un manicomio che non riesce a vedere la persona amata, e la forma più elevata di dolore per questa assenza straziante viene descritta da Alda Merini come un gesto di morte fissa... il dolore più atroce... ho aggiunto questo commento perchè penso che per riuscire a interpretare cosa scrive una grande della poesia come Alda Merini occorre conoscere la sua vita, come del resto la maggior parte dei grandi della Poesia, ma nel caso di Alda Merini è davvero necessario altrimenti spuntano fuori solo amenità imbarazzanti e giudizi affrettati... totalmente immeritati.

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    1. C'è qualcosa nei versi di Alda che va oltre... c'è qualcosa di "altro", che innalza il suo canto e che contemporaneamente lo spinge nel profondo , mettendo radici nella terra fertile che circonda il cuore di chi sa ascoltare e sa ancora stupirsi.Ogni sua parola, ogni suo verso, per quanto disperato, nasconde, secondo me, sempre una speranza...è la speranza di chi ama, nonostante tutto e nonostante tutti!!!
      Elisa Chiriano

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