Caro,
dammi parole di fiducia
per
te, mio uomo, l'unico che amassi
in
lunghi anni di stupido terrore,
fa che
le mani m'escano dal buio
incantesimo
amaro che non frutta...
Sono
gioielli, vedi, le mie mani,
sono
un linguaggio per l'amore vivo
ma una
fosca catena le ha ben chiuse
ben
legate ad un ceppo. Amore mio
ho
sognato di te come si sogna
della
rosa e del vento,
sei
purissimo, vivo, un equilibrio
astrale,
ma io sono nella notte
e non
posso ospitarti. Io vorrei
che tu
gustassi i pascoli che in dono
ho
sortiti da Dio, ma la paura
mi
trattiene nemica; oso parole,
solamente
parole e se tu ascolti
fiducioso
il mio canto, veramente
so che
ti esalterai delle mie pene.
Alda
Merini
Nessun commento:
Posta un commento