Forse è l'angoscia che mi fa cantare;
come uccello ferito che decade
dall'altissimo ramo e bagna l'ale dentro il tuo ruscello
così son io che giaccio nella terra
avvinghiata da morse di dolore
nè tu vieni, amor mio a risollevarmi
nè tu mi degni di uno sguardo strano....
Ma fin che ho vita canterò il tuo nome
e il tuo nobile passo
e la sfera remota ove risiedi,
ma finchè ho vita io terrò speranza
che mi raccogli e che mi tenga in seno
sol quanto basti a ridonarmi vita.
da "il suono dell'ombra"
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