Ora che ti ho perduto
veramente
con quali rime canterò all’ingrato
che mi ha mossa gemente alla follia.
Dove andrò a rilavare queste vesti
inondate d’amore, neanche un nume
più mi vorrebbe tanto sono scesa
dal mio cumulo ardente di preghiere.
Nulla più che mi basti e piango e rido
come una folle sopra la mia stele.
Alda Merini
da Lettere al Dottor G.
Nessun commento:
Posta un commento