Parlando di vari
manicomi ho saltato a piè pari volutamente gli orrori degli elettroshock ma
adesso lo spiego…. Prima degli elettroshock si veniva riempiti di ossigeno, poi
ti facevano iniezioni di curaro, veleno puro. Paralizzavano tutti i muscoli, la
sensazione più tremenda che uno potesse provare: non si riusciva più a
respirare.
La scossa elettrica poi
riattivava il tutto, ma cancellava la memoria. La tensione metteva a dura prova
il cuore, qualcuno non è più riemerso.
Alda Merini
da Confessioni di un
poeta
Per Te, Alda... :'( <3 :'( ... che siano petali, e non più spine, a piovere nel tuo cielo...
RispondiEliminaETERNO CANTO
Nei viaggi oscuri del mio perdono
incontrai la solitudine,
la raccolsi,
l'accolsi,
l'adornai come una sposa.
Delle lunghe collane di spine
ne contai ogni grano,
ogni granello di un tempo
emigrato in terre disperate
e
di una ragione disertrice
ne aggrovigliai i fili
lanciando in volo
le mie urla senza volto
sequestrate,
violentate,
imbavagliate a forza
in abbracci di tortura.
Petali di rose piovvero dal cielo
e con essi i miei angeli
crocifissi al muro,
eternando al vento
il respiro d'un soave canto.
Francesca Pillitu