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giovedì 19 marzo 2015

Confessioni...


Parlando di vari manicomi ho saltato a piè pari volutamente gli orrori degli elettroshock ma adesso lo spiego…. Prima degli elettroshock si veniva riempiti di ossigeno, poi ti facevano iniezioni di curaro, veleno puro. Paralizzavano tutti i muscoli, la sensazione più tremenda che uno potesse provare: non si riusciva più a respirare.
La scossa elettrica poi riattivava il tutto, ma cancellava la memoria. La tensione metteva a dura prova il cuore, qualcuno non è più riemerso.

Alda Merini

da Confessioni di un poeta

1 commento:

  1. Per Te, Alda... :'( <3 :'( ... che siano petali, e non più spine, a piovere nel tuo cielo...


    ETERNO CANTO

    Nei viaggi oscuri del mio perdono
    incontrai la solitudine,
    la raccolsi,
    l'accolsi,
    l'adornai come una sposa.

    Delle lunghe collane di spine
    ne contai ogni grano,
    ogni granello di un tempo
    emigrato in terre disperate
    e
    di una ragione disertrice
    ne aggrovigliai i fili
    lanciando in volo
    le mie urla senza volto
    sequestrate,
    violentate,
    imbavagliate a forza
    in abbracci di tortura.

    Petali di rose piovvero dal cielo
    e con essi i miei angeli
    crocifissi al muro,
    eternando al vento
    il respiro d'un soave canto.

    Francesca Pillitu

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